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Halloween a Milano: Fantasmi, misteri e leggende della città nascosta

Ghost tour tra curiosità e mistero

Halloween a Milano: Fantasmi, misteri e leggende della città nascosta

A Milano, la città che tutti conosciamo per il suo frenetico ritmo di vita e la sua architettura avveniristica, si cela un mondo di leggende e apparizioni che, a partire dagli anni ’30, si sono concentrate in particolare lungo l’asse Porta Vittoria – XXII Marzo – Mecenate. In questa zona si trovava il vecchio Ortomercato, luogo che in quegli anni attirava un gran numero di piccoli commercianti e lavoratori del superstizioso Sud Italia. Tra le sue vie, avvolte in un’atmosfera cupa, risuonavano racconti di spettri. Fu proprio all’interno della parrocchia di Santa Maria del Suffragio che vennero riportate alcune delle prime apparizioni milanesi.

 

Halloween a Milano tra fantasmi, curiosità e leggende: le storie

  1. 1 – Il fantasma di Toledo
  2. 2 – Il fantasma di Isabella da Lampugnano
  3. 3 – Il fantasma di Antonietta Fagnani Arese
  4. 5 – Altre apparizioni a Milano
  5. 4 – La Senavra e il fantasma di Vincenzo Verzeni

1) Il “fantasma di Taliedo”

Il noto scrittore Domenico Porzio, in un suo  saggio, menziona il “fantasma di Taliedo”. Qui, fra le vie Mecenate, Ungheria e Salomone, nel periodo del primo dopoguerra, si narra che un’anima vagante vestita da aviatore si aggirasse nelle notti deserte, camminando dall’officina Caproni fino al capolinea del tram in piazza Ovidio.

Quest’entità, ancora oggi avvistata di tanto in tanto in via Mecenate, è descritta come una figura robusta, avvolta in un giubbotto di pelle consunto, simile a quello degli aviatori. Secondo alcuni anziani del quartiere, potrebbe trattarsi dello spirito di Giovanni Battista Caproni (anche se in tutte le foto appare in abito elegante sartoriale), fondatore delle officine aeronautiche che portarono il suo nome, il quale sembra ancora in cerca della sua amata officina, ormai trasformata e irriconoscibile.

Tra le molte leggende metropolitane, ce n’è una che coinvolge sempre l’Officina Caproni. Si dice che, il 13 giugno 1933, un oggetto volante non identificato fu avvistato sopra Milano. Alcuni sostengono che fosse precipitato e che Benito Mussolini avesse ordinato il recupero dell’oggetto, poi nascosto all’interno delle officine di Caproni per studiarlo.

E se il giubbotto di pelle del fantasma fosse il simbolo di quell’epoca, un messaggio da decifrare per comprendere meglio la sua storia? Potrebbe questo spettro voler raccontare qualcosa su un mistero che risale a quegli anni? O è solo uno degli innumerevoli racconti da brivido che affascinano la città?

2) Il fantasma di Isabella da Lampugnano

fantasma di isabella da lampugnano

Chi passeggia nei dintorni del Parco Sempione, magari in una serata di nebbia, potrebbe imbattersi nel famoso fantasma della “Dama Velata”, un’apparizione misteriosa di cui molti raccontano.  Ma chi conosce la figura di Isabella da Lampugnano?

Accusata di stregoneria nel 1519 e giustiziata senza prove, si dice che anche lei vaghi nelle vicinanze, con una spiccata inclinazione nel fare scherzi ai passanti distratti, come se la sua essenza spiritica si divertisse ancora a interagire con i vivi.

3) Il fantasma di Antonietta Fagnani Arese

E poi c’è Antonietta Fagnani Arese, dama di cultura e nobiltà, e grande amore di Ugo Foscolo durante il suo soggiorno milanese. Abitava in corso Venezia 8, e si racconta che ancora oggi il suo spirito appaia al balcone della residenza, con lo sguardo perso, come se aspettasse il suo amante poeta, unico rimpianto di una vita tormentata. Insieme agli altri spettri della città, anche il fantasma di Antonietta sembra custodire il segreto di un passato che non vuole svanire.

4) altre apparizioni a Milano

Nel quartiere di Chinatown, la zona di Paolo Sarpi, prima di diventare un vivace centro multietnico, aveva il suo spirito vagante: quello di un monaco, che appariva in vesti logore e sembrava maledire la corruzione della società. La sua figura mesta si aggirava nei pressi del Cimitero Monumentale, quasi a voler ammonire i vivi contro i loro peccati.

E se ci si avventura più in periferia, magari a Quarto Oggiaro, ci si può imbattere in fenomeni inspiegabili: in via Aldini si narra che un’entità dispettosa si diverta a intralciare le macchine e le moto di passaggio, attraversando la strada proprio mentre stanno per sopraggiungere, per poi sparire nel nulla. Queste storie sono raccontate anche su siti dedicati al mondo del paranormale, come Fantasmitalia, che raccolgono le segnalazioni di appassionati e curiosi.

5) La Senavra e il fantasma di Vincenzo Verzeni

C’è infine un luogo milanese che più di tutti ha lasciato segni di paura e sofferenza: il palazzo della Senavra in corso XXII Marzo.

Un tempo villa di Ferrante Gonzaga, governatore della città, divenne successivamente un manicomio alla fine del Settecento. Qui, tra le mura delle sue stanze anguste, il dolore è stato tangibile e inarrestabile.

È noto che in questo luogo fu rinchiuso anche Vincenzo Verzeni, il “vampiro di Bergamo”, responsabile di due omicidi e vari attacchi alle donne, dalle quali estraeva sangue con feroci morsi. Molti parlano ancora di inquietanti presenze nei dintorni, e in fondo non è difficile immaginare che uno spettro si aggiri proprio tra i muri della Senavra.

 

Milano, con i suoi fantasmi e le sue storie, si rivela così una città che non è solo moda e modernità, ma anche tradizione e mistero. Una città che, forse solo ad Halloween, lascia trapelare il lato oscuro e affascinante che si nasconde dietro i suoi palazzi storici e le sue strade trafficate.

Per chi non avesse letto l’articolo dello scorso anno sui fantasmi più famosi a Milano o comunque volesse verificare se li conosce questo è il link : Halloween a Milano tra curiosità e leggende: Ghost tour

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